LE TRE ESCURSIONI DA FARE A ZANZIBAR

Quali sono le escursioni migliori da fare a Zanzibar?
Meglio affidarsi alle agenzie oppure ai famosi beach boys?
E di questi beach boys c’è da fidarsi?
Queste sono le domande che ci vengono fatte più spesso da chi è in partenza per Zanzibar.
Ho deciso quindi di scrivere questo articolo per suggerirti quali, secondo noi, sono l’escursioni da fare e quali invece a noi non sono piaciute.
Se sei in cerca di informazioni su come organizzare il tuo viaggio a Zanzibar puoi leggere questo nostro articolo: Viaggio a Zanzibar, quando andare e cosa vedere.
Zanzibar è un’isola ricca di meraviglie e merita di essere visitata quanto più possibile.
Rimanere quindi fermi in un’unico punto, come ahimè fanno in tanti, è davvero un peccato. Soprattutto se quell’unico punto è uno dei tanti villaggi turistici, strutture che sconsigliamo sempre di scegliere perché eliminano l’autenticità del luogo.
Con la sua natura sottomarina, le spiagge bianche come la farina, le acque cristalline, il fenomeno delle maree e il suo entroterra in cui si alternano villaggi e giungla, quest’isola ti incanterà, proprio come ha fatto con noi.
Perché Zanzibar non è solo fatta di villaggi turistici ma è molto di più.
Escursioni a Zanzibar: quali fare?
Il primo consiglio per le escursioni a Zanzibar è quello di non prenotarle da casa ma di farlo direttamente sull’isola.
Prenotando con gli operatori locali o con i beach boys risparmierai sicuramente e potrai decidere sul momento (o con qualche giorno di anticipo) quando farle, valutando così anche il fattore meteo.
Facciamo un piccolo salto indietro però. Chi sono i beach boys?
I beach boys sono ragazzi del posto che organizzano le escursioni in modo del tutto autonomo o appoggiandosi a dei piccoli operatori locali che spesso si trovano direttamente sul mare.
Puoi trovarli facilmente passeggiando in spiaggia, soprattutto a Nungwi, Kendwa e Kiwengwa, le tre spiagge più gettonate dai turisti (e di conseguenza anche dai beach boys).
Nella maggior parte dei casi parlano benissimo italiano e inglese e offrono gli stessi identici tour delle varie agenzie, solo a prezzi ridotti.
Noi ci siamo sempre affidati ai beach boys nelle varie escursioni e ci siamo sempre trovati benissimo.
Ovviamente affidarsi ad un tour operator ti dà più garanzie ma quasi tutti a Zanzibar si affidano a questi ragazzi per fare l’escursioni ed il sistema è ormai più che rodato.
Se tornassimo a Zanzibar, ci affideremmo senza dubbio nuovamente a loro.
Ma veniamo al succo di questo articolo: quali escursioni fare a Zanzibar?
Di seguito troverai quelle che secondo noi sono le tre escursioni da non perdere.
Snorkeling all’atollo di Mnemba
Durata: mezza giornata
Prezzo: circa €40 a persona
Mnemba è un piccolo atollo situato davanti alla costa orientale di Zanzibar dove è possibile solo fare snorkeling perché in quanto privato, non vi si può attraccare.
Diciamoci la verità, in quanto a pesci, ci sono sicuramente fondali più ricchi, ma le sfumature di turchese del mare meritano da sole tutta l’escursione!
Si parte la mattina e dopo circa 45 minuti di barca si raggiunge la piccola isola dove fare snorkeling.
Dopo lo snorkeling la barca prosegue verso la barriera corallina dove ci si può tuffare e immergersi nuovamente, ammirando le mille tonalità di blu ed i bellissimi fondali.
Di solito l’escursione prevede anche un pranzo a base di pesce incluso nel prezzo.
Come per tutte l’ escursioni a Zanzibar vale la regola della contrattazione, sia sul prezzo che sul giro da fare. Assicurati che dopo lo snorkeling vicino all’atollo, la gita preveda anche la barriera corallina ed il pranzo.
Nakupenda, l’isola che non c’è
Durata: giornata intera
Prezzo: tra i €50 e i €60 a persona
Nakupenda in lingua Swahili significa ti amo ed è conosciuta anche come l’isola che non c’è a causa delle maree.
Questa lingua di sabbia infatti compare solo durante la bassa marea e scompare non appena il mare inizia di nuovo a salire.
Si parte la mattina, si raggiunge l’isola e si viene lasciati liberi fino all’ora di pranzo per fare il bagno e godersi la bellezza del posto.
Il pranzo a base di pesce fresco viene fatto in spiaggia insieme al gruppo (se sei vegetariano puoi comunicarlo tranquillamente e ti verrà riservato un menu apposta).
Purtroppo questa escursione è legata alla visita a Prison Island, un’isola vicina dove un tempo venivano tenuti segregati gli schiavi e oggi casa delle tartarughe giganti originarie delle Seychelles.
Dico purtroppo perché abbiamo trovato questo posto davvero troppo pieno di turisti (spesso che importunavano le povere tartarughe).
Blue safari
Durata: giornata intera
Prezzo: tra i €50 e i €60 a persona
Il tour prevede una giornata di mare a bordo di una tipica imbarcazione zanzibarina che ti permetterà di vedere delfini, fare snorkeling, rilassarti sulla spiaggia del parco marino di Menai e pranzare a base di pesce fresco.
Tra l’escursioni a Zanzibar che ti consigliamo di fare (non prevista in quasi nessun programma) c’è quella a Pongwe, per noi la più bella spiaggia di tutta l’isola.
Qui il fenomeno delle maree è molto accentuato e quello che troverai davanti ai tuoi occhi è davvero un paesaggio da sogno.
Escursioni a Zanzibar sconsigliate
Quali escursioni a Zanzibar invece non ti consigliamo?
Precisiamo ovviamente (e banalmente) che si tratta di puri pareri personali, per cui se alla fine ti ispira un’escursione che invece noi ti sconsigliamo…fai bene a farla!
Ognuno alla fine vive le esperienze con i propri occhi 🙂
Il tour delle spezie a Stone Town lo sconsigliamo perché troppo turistico e troppo poco autentico.
Nonostante la capitale dell’isola sia un conglomerato di storia, cultura (e odori di spezie!), il tour di per sé sembra cucito apposta per i gruppi di turisti che vogliono riempire le valige con i souvenir.
Per lo stesso motivo sconsigliamo la foresta di Jozani, dove è possibile vedere le scimmie rosse.
L’ultima escursione che sconsigliamo è il bagno con i delfini a Kizimkazi perché le barche a motore rincorrono letteralmente questi poveri animali.
I delfini nuotano molto velocemente ed è impossibile farci il bagno insieme. L’escursione che viene chiamata “bagno con i delfini” nient’altro è che una rincorsa pazza in barca a motore, un tuffo veloce per vederli sul fondale (perché se sentono le barche se ne vanno sotto l’acqua), di nuovo in barca per rincorrerli e così via.
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Gli orizzonti senza fine di Serengeti, i suoni delle notti trascorse nella savana, il cielo infuocato al tramonto, l’immensa bellezza dei baobab, la giraffa che mi ha svegliato nel cuore della notte, la via lattea, la costellazione di South Cross, le iene fuori dalla tenda alle 2 del mattino.
I Pumba, i leoni, gli impala, le zebre, gli elefanti e le giraffe.
La Tanzania è uno di quei paesi che piacciono tanto a noi, un posto dove la natura regna sovrana e dove l’uomo rimane solo un silenzioso spettatore.
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